venerdì 25 maggio 2012

Torta al caffè



Dopo la prima parte del racconto sui sei chicchi di melograno finalmente arriva il seguito, abbinato questa volta ad una soffice e leggerissima torta al caffè.

Ade era il re degli Inferi, il padrone incontrastato dell’oltretomba, e si sentiva estremamente solo.
Nelle sue rare visite al mondo degli umani, aveva notato Persefone  mentre, come di consueto, passeggiava nei boschi raccogliendo fiori. Dal momento in cui la vide se ne innamorò, e decise che la fanciulla sarebbe diventata sua sposa, dolce rimedio alla sua solitudine.
Accadde quindi che, dopo aver visto persefone in Sicilia, presso uno degli ingressi dell’aldilà, Ade salì sul suo cocchio nero, trainato da cavalli neri e, raggiunta la ragazza, la afferrò per la vita,  spalancò un baratro nel terreno e la portò nella sua reggia.
Persefone infuriata, iniziò a piangere, tentando di commuovere Ade e convincerlo a riportarla indietro, ma il dio fu irremovibile.
Intanto, sulla Terra, Demetra cercava disperatamente la figlia, misteriosamente scomparsa.
La dea vagava sconvolta, chiedendo ad ogni creatura notizie di Persefone; iniziò così a trascurare i suoi compiti, e la natura ne risentì: le piante morirono, la siccità sterilizzò i campi e uomini ed animali iniziarono a patire la fame.

Ingredienti:

250 gr di farina
200 gr di zucchero
3 uova
130 ml di olio di oliva leggero
50 ml di acqua
50 ml di latte
2 tazzine di caffè
1 bustina di lievito vanigliato
Zucchero a velo
Cacao in polvere

Procedimento:

Sbattere le uova e lo zucchero, montandole fino a che il composto non sarà chiaro e spumoso .
Aggiungere l’olio, l’acqua, il latte, il caffè, la farina e per ultimo il lievito.
L’impasto sarà molto fluido, questo comporta la leggerezza della torta.
Foderate una teglia con la carta da forno e cuocere a forno già caldo per 30 minuti a 180°.
Cospargere infine con zucchero a velo e cacao in polvere.



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sabato 19 maggio 2012

Torta di farina integrale e crema di ricotta



Oggi vorrei raccontare il mito che si cela dietro al nome del mio blog. I sei chicchi di melograno infatti alludono alla storia  di Persefone, un antico mito greco. Dividerò il racconti in tre parti e ad ognuna dedicherò una torta.

"Un tempo era sempre primavera: Il sole spendeva alto  nel cielo azzurro,  gli alberi in fiore donavano agli uomini gustosi e colorati frutti e tutti gli esseri viventi godevano una eterna e spendente pace. Era l’età dell’oro, in cui regnava l’armonia. Tutto merito di Demetra,  dea delle messi, che aveva insegnato l’arte dell’agricoltura agli uomini e si occupava della natura come una madre affettuosa e previdente. Dal fratello  Zeus aveva avuto una figlia,  Persefone,  fanciulla d’animo dolce e sensibile e di fulgida bellezza."

La torta di oggi è stata preparata con ingredienti naturali e poco raffinati quali lo zucchero di canna la farina integrale, che mi ricordano in un certo senso l’età dell’oro quando  tutto era genuino.

Ingredienti per la pasta:
150 gr di farina 00
150 gr di farina integrale
150 gr di zucchero
150 gr di burro
1 uovo
1 bustina di lievito
Sale

Ingredienti per la crema:
300 gr di ricotta
100 gr di zucchero di canna
150 gr di amaretti
100 gr di cioccolato
1 uovo
zucchero a velo

Procedimento:

Per la pasta:
Amalgamare lo zucchero con il burro a temperatura ambiente, aggiungere l’uovo, quindi le farine con il lievito e un pizzico di sale. Impastare fino ad avere un impasto ben liscio e ben amalgamato, quindi riporlo in frigorifero per circa un’ora.

Per la crema:
In una ciotola montare l’uovo con lo zucchero, fino a quando il composto non sarà gonfio e spumoso, unire la ricotta, gli amaretti e il cioccolato tritati grossolanamente, mescolando in modo da ottenere una crema densa.
Dopo aver foderato la teglia con la carta da forno, rivestitela con due terzi della pasta in modo da coprire anche il bordo. Distribuite la crema alla ricotta, livellandola.
Sbriciolate sulla crema la pasta frolla rimasta  distribuendola con le mani (personalmente ho usato la grattugia con i fori grandi). Mettere  in forno già caldo a 170 gradi per circa 45 minuti. Ricoprire infine di zucchero a velo.


mercoledì 16 maggio 2012

Crostata di limone e pinoli


Il libro della cucina italiana da cui ho preso questa ricetta me lo ha regalato Mario, quando tanti anni fa ci siamo conosciuti e lui sapeva della mia passione per la cucina.
Forse lo ha fatto apposta,  giusto per vedere se ero effettivamente una brava cuoca!
Questa torta veramente deliziosa lo ha conquistato…  infatti poi mi ha sposata!
E’ stata fatta e rifatta tantissime volte ma non ci si stanca mai di mangiarla, si scioglie in bocca e una fetta non è mai sufficiente per appagarti.


Ingredienti per la frolla:

200 gr di farina
120 gr di burro
80 gr di zucchero
35 gr di fecola
2 tuorli
Un limone biologico
Vanillina
Sale

Per la farcia:

300 gr di latte
200 gr di panna
150 gr di zucchero
100 gr di pinoli
40 gr di farina
4 tuorli
La buccia grattugiata di un limone biologico

Procedimento:

Preparare la pasta amalgamando il burro con la farina e la fecola, unire lo zucchero, i tuorli la vanillina e la buccia grattugiata del limone, impastate quindi riponete per circa ½ ora la frolla in frigorifero.
Per la farcia unire le uova con lo zucchero, aggiungere la farina e stemperare con il latte e la panna riscaldati insieme.
Fare bollire la crema per circa 5 minuti. A fine cottura incorporate la buccia del limone grattugiata.
Rivestite la teglia con la pasta frolla e versarvi sopra la crema; cospargere di pinoli, infornare a 180 gradi a forno statico per circa 50 minuti.


lunedì 14 maggio 2012

Patate e zucca sabbiose - il contorno per l'autunno


Questa ricetta è per Patrizia, mia cugina, che alcuni giorni fa è rimasta incuriosita dalle mie patate al forno, io le chiamo patate sabbiose perchè vanno cosparse di pan grattato ed hanno una crosticina croccante e gustosa.

Ingredienti:

5 patate medie
200 gr di zucca già pulita
1 rametto di rosmarino
1-2 foglie di salvia
4 cucchiai di pane grattugiato
3 spicchi di aglio
Sale e Pepe
Olio E.V.O.


Procedimento: 
Pelate le patate e tagliatele a tocchetti, decorticate la zucca e tagliatela anch'essa a tocchetti delle stesse dimensioni delle patate.
Sistemate la zucca e le patate in una casseruola da forno e condite con abbondante olio extravergine, unite le foglie di rosmarino e di salvia, il sale e il pepe, quindi aiutandovi con due cucchiai mescolate bene, aggiungete il pane grattugiato, e tornate a rimestare il tutto fino a che tutto non sarà ben amalgamato.
 Mettete in forno preriscaldato a 190 gradi, fino a completa doratura, rigirandole ogni tanto.



sabato 12 maggio 2012

Gli scarmigliati





Questa è di gran lunga la ricetta più golosa che abbia preparato in questi ultimi mesi: non c’è nulla di più delizioso che mordere un quadrotto di morbida pasta ricoperto di cioccolato. Gli scarmigliati sono peggio delle ciliegie, uno tira l’altro…spero mi perdonerete per aver postato una ricetta ipercalorica, ma ne vale la pena.
Questo dolce probabilmente prende il suo nome dal fatto che è difficile fare un quadrotto uguale all’altro.

Ingredienti:

Per l’impasto:

200 gr di farina
200 gr di zucchero
3 uova
2 tazze da caffè di olio

80 gr di latte
1 bustina di lievito

Per la crema al cioccolato:

300 gr di cioccolato, metà al latte e metà fondente
50 gr di burro
50 gr di latte
Farina di cocco
Granella di nocciole

Procedimento:

Impastare tutti gli ingredienti con una frusta fino ad ottenere un composto cremoso, prendere una teglia rettangolare e dopo averla rivestita con carta da forno versarvi la crema, infornare per 40-50 minuti a 170 gradi, prima di toglierla dal forno, accertarsi che la torta sia ben cotta, facendo la prova con lo stecchino. Lasciare raffreddare quindi tagliare la torta a cubetti non troppo grandi.
In un tegamino  fare sciogliere il cioccolato con il latte ed il burro (io ho aggiunto anche un po’ di rum), quindi ho preso i quadretti di torta e uno per volta li ho inzuppati nella crema di cioccolato: alcuni li ho cosparsi con un po’ con la granella di nocciole, altri con la farina di cocco.
Si può creare qualsiasi forma con i quadrotti, basta avere un po’ di fantasia.







Con questa ricetta, partecipo al contest il dolce della vita di Dolci Ricette




martedì 1 maggio 2012

Spinacino di vitello ripieno




Oggi, primo maggio, ho voluto festeggiare con una ricetta che mi aveva dato Giancarla 
diversi anni fa. Giancarla è di Milano, ci ritroviamo tutti gli anni al mare e passiamo le vacanze all'insegna dell’allegria. Si tratta di una ricetta lombarda di media difficoltà e che richiede circa 30 minuti di preparazione.  La carne di vitello rimane morbida e saporita, mentre la farcia è gustosa e fresca grazie al prezzemolo.

Ingredienti per 4 persone:

1 spinacino di vitello (peso circa 500 gr)
20 gr di burro
50  gr di mortadella tritata
100 gr di ricotta
100 gr di polpa di tacchino tritata
1 dl di vino bianco

30 gr di parmigiano grattugiato
Alcune foglie di salvia
Prezzemolo tritato
1 uovo
Olio q.b.
Un rametto di rosmarino
Sale, pepe e uno spicchio di aglio

Procedimento:

Ho tritato insieme nel mixer la mortadella e la polpa di  tacchino, ho unito quindi la ricotta, il parmigiano, l’uovo, il prezzemolo sminuzzato, un pizzico di sale e uno di pepe e ho amalgamato il tutto.
Ho inciso lo spinacino sul lato esterno cercando di formare una tasca  che ho riempito con il composto che avevo preparato, con ago e filo da cucina ho richiuso quindi l’apertura.
In una teglia adatta anche per il forno ho messo un filo d’olio sufficiente a far rosolare la carne, ho unito anche alcune foglie di salvia, un rametto di rosmarino e uno spicchio di aglio.
Dopo averlo ben rosolato su fuoco vivace, ho sfumato con il vino bianco, ho salato, pepato quindi ho messo nel forno già caldo a 180 gradi per 45 minuti, irrorando con il fondo di cottura  e rigirando spesso la carne, ho aggiunto anche un po’ di acqua per avere a disposizione più liquido.
A cottura ultimata ho tagliato a fette lo spinacino e l' ho servito con il suo sugo.




Fusilli alla carbonara di zucchine

  Ancora un altro giorno di pioggia, pertanto non resta che cucinare con quello che offre la dispensa, quindi senza pensarci tanto abbiamo d...